martedì 24 novembre 2009

Comunicato stampa sull'iniziativa di lancio della campagna "Yes we cash!":


logo yes we cash

Bologna, 24 novembre 2009

Questa mattina un centinaio di precari, studenti, lavoratori e disoccupati hanno interrotto uno degli ultimi consigli regionali della giunta uscente della Regione Emilia Romagna al grido Yes we cash!.

Lo slogan rappresenta la richiesta immediata di un reddito minimo garantito che guarda alla sperimentazione avviatasi nella regione Lazio dove è già in atto un processo di nuovo welfare che vada a garantire tutte quelle figure di lavoro precario al momento non garantito.

I protagonisti dell'iniziativa, armati di soldi finti, mascherine, striscione e megafono, hanno distribuito tra i banchi dei consiglieri regionali un pamphlet che raccoglie analisi, dati e confronti con le realtà europee in cui un reddito minimo garantito esiste da tempo. La campagna Yes we cash! vuole essere un percorso aperto e attraversabile in cui si intrecciano relazioni che coinvolgano il piu' ampio numero possibile di soggetti colpiti dalla crisi: dagli studenti dell'Onda ai lavoratori ormai da tempo in cassa integrazione in una regione in cui la disoccupazione di massa ha iniziato a scavare solchi profondi nella condizione sociale e di vita.

Reddito vuol dire non essere piu' ricattabili dai tempi di vita dettati da lavori sottopagati ma libero accesso alla formazione, ai saperi e alla conoscenza.

Reddito vuol dire autodeterminazione dei propri corpi in un paese in cui non può essere la famiglia l'unico forma di welfare.

Reddito vuol dire possibilità di scegliere dove andare.

Parlare di Reddito vuol dire per noi parlare di sicurezza, parlare di indipendenza e di possibilità di scelte autonome.

Yes we cash!

Nessun commento:

Posta un commento