lunedì 10 maggio 2010

Emilia Romagna - Manifestazione della campagna Yes we cash, durante la seduta di insediamento della giunta regionale

Emilia-Romagna:

"Vasco, 1000 euro possono bastare!"

Questa mattina manifestazione della campagna "Yes we cash!" durante la seduta di insediamento della giunta regionale della regione e ottiene un incontro con il neo presidente Richetti

Stamattina una cinquantina di attivisti della rete Yes We Cash ha manifestato alla fine della prima seduta della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna. Mentre il neo eletto presidente Matteo Richetti chiudeva i lavori dalla balaustra è stato esposto un grande striscione con la scritta “ Vasco, diamo un senso a questa storia, 1000 euro al mese possono bastare” e calata una corda dove venivano stese delle mutande, a richiamare uno degli slogan della campagna “Siamo rimasti anche senza mutande”. Al megafono diversi interventi che chiedevano un incontro con il neo rieletto governatore Vasco Errani per aprire un tavolo di discussione sulla proposta di legge regionale per il reddito minimo garantito.

Stamattina a incontrare immediatamente i manifestanti è stato invece il neo presidente Matteo Richetti che ha riconosciuto il valore dell'iniziativa e promesso un incontro con i promotori della campagna tra un paio di settimane.

Una prima vittoria per la campagna che da mesi sta portando avanti in tutta la Regione mobilitazioni attorno al tema dell'inadeguatezza del welfare durante la crisi, le nuove figure del lavoro immateriale e soprattutto sulle inesistenti tutele del lavoro precario e su questo sta coinvolgendo reti di lavoratori della cultura, del sociale, studenti e studentesse, precari e precarie in diverse iniziative di dibattito sulla proposta da portare in Regione. “Vogliamo un welfare che risponda alle nostre esigenze – hanno scandito i giovani - siamo noi la ricchezza delle nostre città e abbiamo diritto a progettare e costruire un futuro”.

Rassegna stampa sull'azione di oggi:


domenica 9 maggio 2010

sabato 8 maggio 2010

Yes we cash...lo sanno anche i muri!

Yes we cash...lo sanno anche i muri!

Apprendiamo dai quotidiani di oggi che dieci persone, genericamente definite "writers", sarebbero state denunciate dalla Digos per "imbrattamento" e questo solo per aver applicato sui muri di alcune vie cittadine il logo e lo slogan della nostra campagna, Yes we cash appunto.
Per prima cosa a queste dieci persone va la nostra incondizionata solidarietà e il nostro plauso!

Yes we cash è lo slogan che ci ha accompagnato in questi mesi e che ci accompagnerà ancora, fino a quando un semplice e basilare diritto, come quello ad una esistenza dignitosa, non ci verrà riconosciuto, a Bologna come altrove.

Yes we cash non è una tag, non è uno "scarabocchio sui muri", ma è il grido di tutti quei precari, studenti, disoccupati, intermittenti, migranti che, nel pieno di questa infinita crisi, chiedono banalmente quello che gli spetta: la promulgazione, a livello regionale, di una vera e propria legge che preveda e istituisca forme di REDDITO MINIMO GARANTITO.

Quello che chiediamo è molto semplicemente l’istituzione di una continuità di sostentamento (che sia su base individuale e a prescindere dalle tipologie di lavoro) e di diritti che il magico mondo del lavoro ,che abbiamo avuto in eredità dai nostri attuali "censori", non è più in grado di garantire.
Si potrà cancellare una scritta ma sicuramente non i bisogni e le esigenze evocate dalla stessa. Da oggi possiamo ben dire che...lo sanno anche i muri!
A chi ci ricorda poi che esistono anche altri e più moderni mezzi di comunicazione, rispondiamo che ne siamo ben consci, e cogliamo l'occasione per suggerirgli di dare un'occhiata al nostro blog (http://yeswecash.blogspot.com)...c'è sempre qualcosa da imparare!

Campagna Yes we cash, per una legge regionale sul reddito minimo garantito!

Bologna - Zona universitaria, dieci giovani identificati

Avevano fatto scritte sui muri

da Repubblica.it del 7 maggio 2010

Ora richiano l'accusa di imbrattamento per la frase "Yes we cash" realizzata con vernice rosa

Dieci giovani sono stati segnalati all'autorità giudiziaria di Bologna dalla polizia che li ritiene gli autori di alcune scritte lasciate su muri della zona universitaria. Rischiano una accusa per imbrattamento.

La volante del 113 ha trovato la scorsa notte attorno alle 2 alcune scritte ('Yes we cash'), vergate con vernice rosa sui muri di via Acri. Dopo poco ha individuato il gruppetto, alcuni dei quali conosciuti dalle forze dell'ordine perché gravitanti
attorno all'area antagonista, in via Irnerio. Avevano volantini con la medesima scritta e alcuni 'stencil' per dipingere la frase sui muri ancora sporchi di vernice rosa. 'Yes we cash' è il motto di una campagna nata per promuovere una legge regionale sul Reddito Minimo Garantito in Emilia-Romagna.